2025
Bucce nasce come un gesto di rallentamento.
Un invito a fermarsi, a lasciare che lo sguardo si posi sulle cose quando smettono di volersi far guardare, e semplicemente restano come frammenti che si offrono nella loro verità calma.
La buccia, spesso considerata un elemento marginale da scartare, non solo è ciò che custodisce l’essenza, ma soprattutto ciò che identifica la sostanza: il luogo d’incontro tra un’esteriorità e il suo mondo interiore. Ogni fotografia è una buccia che conserva tracce di gesti, sguardi, presenze. Pelle di confine che accoglie la natura imperfetta di una memoria che si va formando. In queste immagini non vi è nostalgia forzata né ricerca di eccezionalità, piuttosto la volontà di restituire l’inosservato, di trovare una forma di quiete nelle cose comuni, nei dettagli minimi, nei piccoli incidenti estetici che possono diventare storie.
Bucce è un racconto sospeso, fatto di frammenti che si appoggiano l’uno all’altro senza la necessità di costruire una trama lineare. È un esercizio di attenzione e di apertura: scoprire che un riflesso su un vetro, una sedia sbilenca o una mano distratta possono meritare, nella loro semplicità, la stessa gratitudine di momenti irripetibili.

In mostra:
The Others Fair Gaze-Off & Franco Marinotti, 30 ottobre - 2 novembre 2025
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